La chiesa di Santa Maria dello Spasimo situata in via Fiume è comunemente chiamata chiesa dei Martiri, o dei Dolori o degli Ortolani poiché venne realizzata all’indomani dell’epidemia di peste che colpì la città nel 1656. A conferma di questa relazione con il morbo devastante che colpì la cittadinanza depone il ritrovamento, in occasione di lavori di restauro del 1868, di una lapide con il seguente testo“TEMP.(ORE) PESTIS HOC SACELLUM VIRGINI DE SPASIMO DICATUM – A.D. 1656” (Questo edificio sacro è stato dedicato alla Vergine dello Spasimo nel periodo della peste. Anno del Signore 1656).

La chiesa presenta un prospetto in pietra liscia in cui si apre al centro un portale rettangolare a cui si accede con tre scalini. L’architrave mostra un fregio in cui si alternano glifi e metope decorate con rosette e bucrani ed è sormontato da un timpano triangolare con la statua a tutto tondo raffigurante la Vergine con Bambino. Al di sopra del timpano si nota una piccola finestra rotonda a ruota transennata. sul culmine del prospetto si erge un campanile a vela.

All’interno la chiesa ha un impianto ad aula unica sormontata da una volta a crociera costolonata. In controfacciata si trova la cantoria che conserva un piccolo organo settecentesco. L’altare principale è realizzato in marmo. Nicchie con statue di Santi si alternano lungo le pareti.

La decorazione pittorica a finte architetture marmoree presente in precedenza è stata eliminata da un restauro effettuato nel 1998 che ha riportato le pareti alla nuda pietra.