La chiesa di Santa Maria della Croce sorge in piazza del Popolo di fronte alla chiesa matrice e a fianco del monastero omonimo delle Benedettine Olivetane, oggi adibito a palazzo comunale. Un campanile, caratterizzato da due ordini di monofore di grandi dimensioni, funge da elemento di connessione tra la chiesa e il monastero.

L’edificio, nonostante la sua prima fase di costruzione risalga al 1574, mostra sia all’esterno che all’interno una chiara connotazione stilistica di gusto barocco, grazie agli ampliamenti e rifacimenti a cui è stato sottoposto nel XVII secolo.

La facciata presenta nella parte inferiore un rivestimento a bugnato che termina all’altezza del portale, nella parte superiore un paramento in tufo liscio. Il prospetto è dominato dal portale sormontato da una trabeazione sorretta da mensole a volute terminante in un timpano triangolare spezzato; tra il timpano e il portale spicca un fregio di triglifi e metope in cui si alternano rosette e cherubini. Nel timpano spezzato è presente una edicola con una nicchia che ospita la statua di San Benedetto.

All’interno l’impianto planimetrico è ad aula unica; influssi tardo-barocchi sono riconoscibili nelle decorazioni a stucco che adornano le volte a vela e le pareti, nei caratteristici balconi rigonfi dei cori laterali e della cantoria in controfacciata, nel pavimento in piastrelle di maiolica.

Sulla sinistra della chiesa, si sviluppa l’ex monastero di Santa Maria della Croce, che mostra lo stesso paramento murario, con il bugnato al piano terra e il tufo liscio che prosegue verso l’alto della chiesa. Il monastero, costruito nel 1618 con le sovvenzioni dell’Università di Modugno e del sacerdote che aveva finanziato la costruzione della omonima chiesa, Giovanni Maria Pascale, era destinato ad ospitare le figlie delle famiglie più facoltose del comune, le “Monache grandi”.

Nel 1866 l’ordine religioso fu soppresso e il monastero passò nelle disponibilità del demanio, divenendo fin dal 1896 sede del Municipio.

Attraverso il portone d’ingresso, sormontato dallo stemma comunale, si accede al chiostro dell’ex monastero, che presenta un doppio ordine di colonnato, costituito a piano terra da da pilastri a base quadrata con capitelli dorici e al piano superiore da colonnine con capitelli a foglie.

A piano terra, al di sotto dei locali che ospitavano in precedenza l’ufficio elettorale, recenti attività di scavo archeologico hanno messo in luce alcune strutture relative alla fase di urbanizzazione che precede la costruzione del monastero tra il XIV ed il XVII secolo.