La chiesa di Santa Maria del Suffragio sorge nel centro storico di Modugno, nella piazza del Sedile, ed è comunemente denominata chiesa del Purgatorio dal nome della Confraternita che ha la sua sede nell’edificio e vi opera.

La costruzione ebbe inizio nel 1639, come attesta un’incisione presente sulla parete interna destra del portico ed era certamente terminata nel 1766, anno della sua consacrazione.

La chiesa è preceduta da un ampio sagrato sotto cui nel 1860, per sopperire ad un periodo di forte siccità, venne realizzata una cisterna cui si accede tramite i due pozzi sistemati ai lati del portico.

Il pronao, realizzato in stile neoclassico nel 1846, è cuspidato con archivolto e delimitato da una cancellata in ferro battuto adorno di teschi, simbolo del Purgatorio in base ad una iconografia ispirata dalla Controriforma.

La fiancata destra dell’edificio si appoggia alle case vicine attraverso degli archi. Sulla fiancata sinistra, in cui si si aprono cinque finestre, è presente una porta sormontata da un bassorilievo raffigurante le anime del Purgatorio e un teschio. Un piccolo campanile a vela con monofore a doppio arco è situato posteriormente in prossimità dell’abside.

Attraversando il pronao si accede al portale d’ingresso, opera di un artista modugnese nel Seicento, decorato con 28 pannelli intagliati con anime purganti, mascheroni, rosoni e cherubini. Sulla trabeazione è presente la scritta in latino: “QUI PIUS EST CULTOR PIETATIS GERMINA METET – SEMINA ET QUIS NAM SIC SUA MESSIS ERIT 1641” (Chi coltiva la pietà ne raccoglierà i frutti – infatti, come uno semina, così sarà la sua messe 1641).

Il portale è sormontato da uno stemma sorretto da due angeli con un bassorilievo raffigurante la Madonna del Suffragio.

All’interno la chiesa si presenta a navata unica, scandita da cinque grandi archi sormontati da matronei comunicanti tra loro e parapetto in pietra tufacea. La copertura è stata realizzata con volte a botte interrotte da lunettoni in corrispondenza dei matronei.

Il presbiterio conserva il pavimento in maiolica del Settecento ed è delimitato dalla navata da una balaustra in marmo dipinto e intarsiato.

Di grande pregio artistico è la cantoria seicentesca in legno dorato e intarsiato, impreziosita dalla tela della Madonna del Suffragio e da due piccoli organi simmetrici settecenteschi ma quello che colpisce al primo sguardo il visitatore è la straordinaria quadreria che adorna le pareti della chiesa, con 46 dipinti di scuola napoletana seicentesca, molti dei quali attribuiti all’artista bitontino Carlo Rosa.